LUDOVICO FONTANELLI
(1682 - 1748)
Concerto (in Re Maggiore) per Mandolino e basso dell'Arciliuto
Prefazione
Ludovico Fontanelli nacque a Bologna nel 1682 e morì nel 1748. In giovane età si
trasferì a Firenze dove iniziò gli studi musicali con il maestro Forni insegnante di tiorba e di arciliuto. Ben presto Fontanelli divenne un eccellente esecutore, soprattutto di tiorba, e al suo ritorno a Bologna iniziò un?intensa carriera di strumentista, di stimato insegnante e di compositore. Fu inoltre membro dell? orchestra comunale di Bologna tra il 1718 al 1748 anno della sua morte.
Nel presente concerto abbiamo 3 movimenti: Allegro, Andante e Allegro. Sul manoscritto il concerto in questione, in RE maggiore è così denominato dall?autore: "Concerto a Mandolino e basso dell?Arcileuto". Tale concerto è presente in un?interessante raccolta bolognese, giunta a noi ad opera di un certo Filippo Dalla Casa (pittore e musicista), denominata: "Regole di musica:
Suonate di celebri autori per l?arcileuto francese". Oltre alle opere per l?arciliuto troviamo, nella raccolta, anche opere per mandolino tra cui anche il concerto per mandolino suddetto, ed inoltre 2 concerti di Giuseppe Vaccari, uno di Antonio Tinazzoli ed un altro di anonimo. Possiamo dedurre dallo stile di alcuni arpeggi, da alcuni passaggi e dalle posizioni degli accordi presenti nell?opera, che il mandolino per il quale Fontanelli e gli altri autori presenti nella raccolta prima citata scrissero, non aveva la stessa accordatura dell?attuale mandolino napoletano ma bensì, probabilmente: (SOL)/SI/MI/LA/RE. Il curatore ha adattato tali passaggi affinch? possano essere suonati agilmente sul mandolino napoletano. L?impossibilità a dare notizie precise su quale fosse il mandolino per Fontanelli è dovuto all'ambiguità dei nomi che fino alla fine del 1700 venivano dati al mandolino (amandolino, armandolino, mandora, pandora, ecc?). Essendo uno strumento così tanto diffuso e autoctono subiva continuamente cambiamenti del nome anche in relazione al luogo di appartenenza dell?area geografica in cui si trovava. Nel concerto di Fontanelli sono presenti diversi errori sia di notazione che di tempo, che il curatore si è preoccupato di correggere. Nei manoscritti non ci sono indicazioni dinamiche e mancano segni espressivi. Le indicazioni presenti sono a gusto del curatore. Lo stesso a dirsi per la diteggiatura. Nelle esecuzioni si consiglia vivamente nelle ripetizioni di applicare la pratica delle diminuzioni.
Paolino Coppeto