Leonello Capodaglio è nato e risiede a Lendinara. Ha studiato a Venezia con Gino Gorini (pianoforte), Gian Francesco Malipiero e Ugo Amendola (composizione), Franco Ferrara (direzione) Egida Giordani Sartori (clavicembalo) Pellegrino Ernetti (Prepolifonia).
Dopo aver sviluppato la sua attività come pianista, compositore, clavicembalista e direttore d'orchestra, è stato Direttore del Conservatorio di Musica di Adria e direttore di varie formazioni da camera e orchestre sinfoniche. Ha ottenuto premi a concorsi nazionali e internazionali di composizione, ed è stato presidente o commissario in numerosi concorsi, tra cui il prestigioso "V. Bucchi" di Roma.
E’ autore di 508 numeri d'opera composti in stile tonale, 354 dei quali pubblicati da 44 editori in Italia, Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Regno Unito, Spagna, USA e Canada. Inoltre, egli può esibire più di 300 esecuzioni della sua musica in Italia e nel mondo, anche con trasmissioni televisive, e varia discografia.
Le composizioni più notevoli sono le opere liriche "Fornarina", "Callìroe", "Fanny", tre oratori sacri, sei suite per orchestra e "La Beltà", una serie di sei concerti per solista e orchestra. Non secondaria la sua attività di musicologo con la scoperta della tecnica fonocromatica utilizzata da Antonio Vivaldi e presentata in conferenza alla Camera dei Deputati in Roma. Ha pubblicato dieci volumi di poesia e prosa. La sua biografia è presente in molti dizionari italiani, tedeschi e inglesi.