Vaccari_concerto in re maggiore (Vers. cartacea)

Vaccari_concerto in re maggiore (Vers. cartacea)

GIUSEPPE VACCARI
(1700 - 1750 ca)
Concerto (in Re Maggiore) per Mandolino e basso dell'Arciliuto
Prefazione

Di Giuseppe Vaccari (si ipotizza bolognese o di paese limitrofo) non è stato possibile trovare tracce biografiche, del resto come per molti autori minori per mandolino (e non solo) che hanno composto tra il XVII e il XVIII secolo, seppure questi abbiano scritto gradevoli pagine di musica. Per deduzione, possiamo datare l?attività compositiva di Vaccari tra il 1700 ed il 1750.
Nel presente concerto abbiamo 3 movimenti: Allegro, Andante e Giga. Sul manoscritto il concerto in questione, in RE maggiore è cosi denominato dall?autore: "Concerto a Mandolino e basso dell?Arcileuto". Tale concerto è presente in una interessante raccolta bolognese, giunta a noi ad opera di un certo Filippo Dalla Casa (pittore e musicista), denominata: "Regole di musica: Suonate di celebri autori per l?arcileuto francese". Oltre alle opere per l?arciliuto troviamo, nella raccolta, anche opere per mandolino tra cui il concerto per mandolino suddetto, ed inoltre un altro concerto dello stesso Vaccari, uno di Ludovico Fontanelli, uno di Antonio Tinazzoli ed un altro di anonimo. Possiamo dedurre dallo stile di alcuni arpeggi, da alcuni passaggi e dalle posizioni degli accordi presenti nell?opera, che il mandolino per il quale Vaccari scrisse, non aveva la stessa accordatura dell?attuale mandolino napoletano ma bensì, probabilmente: (SOL)/SI/MI/LA/RE. Il curatore ha adattato tali passaggi affinch? possano essere suonati agilmente sul mandolino napoletano. L?impossibilità a dare notizie precise su quale fosse il mandolino per Vaccari è dovuto all?ambiguità dei nomi che fino alla fine del 1700 venivano dati al mandolino (amandolino,armandolino, mandora, pandora, ecc?). Essendo uno strumento così tanto diffuso e autoctono subiva continuamente cambiamenti del nome anche in relazione al luogo di appartenenza dell?area geografica in cui si trovava. Nel concerto di Vaccari sono presenti diversi errori sia di notazione che di tempo, che il curatore si è preoccupato di correggere. Nei manoscritti non ci sono indicazioni dinamiche e mancano segni espressivi. Le indicazioni presenti sono a gusto del curatore. Lo stesso a dirsi per la diteggiatura. Nelle esecuzioni si consiglia vivamente nelle ripetizioni di applicare la pratica delle diminuzioni.
Paolino Coppeto

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